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sabato 5 giugno 2010

Preparativi per la Battaglia

Die praestituta ad pugnam mane consules in vasta planitie aciem tanta peritia instruxerunt ut equites confertis ordinibus omnes perdites protegerent. Victoriae spes Romanos excitabat et ii fide et precationibus animos ad deos advertebant. Milites enim pridie in mediis castris Martis marmoream effigiem collocaverant, ei hostias immolaverant et eum obsecraverant ut perniciem ab exercitu averteret et huic res secundas concederet. Praeterea consules ante proelium oppurtunis verbis milites confirmabant, longam victoriarum seriem memorabant et eis spem in patriam reditus addebant. Denique tuba signum dedit et cum rabie fideque milites in hostes impetum fecerunt.



Traduzione




In un giorno prestabilito alla battaglia, di mattina i consoli istruivano in una desolata pianura l'esercito con così tanta perizia che i cavalieri pieni di ordini nascondevano tutti i perduti. La speranza di vittoria eccitava i Romani e la loro fiducia e [le loro] preghiere volgevano gli animi agli dei. I soltadi infatti la vigilia avevano messo la statua marmorea di Marte nel mezzo dell'accampamento, a lui avevano immolato i nemici e lo avevano supplicato di allontanare dall'esercito la sventura e concedergli il benessere. Inoltre i consoli prima della battaglia incoraggiavano i soldati con opportune parole, ricordavano la lunga serie di vittorie e a loro aggiungevano la speranza del ritorno in patria. Infine la tromba diede il segnale e con rabbia e fiducia i soldati si lanciarono all'attacco contro i nemici.

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